Qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo, qualcosa di prestato,
qualcosa di blu, qualcosa di regalato...
Tra le tradizioni del matrimonio, il piccolo promemoria
per l’abito della sposa prevede la presenza di una serie di oggetti di
tipo e provenienza diversa. Non solo, anche lo sposo dovrà stare attento
a non dimenticare nulla a casa e a prendere in braccio la sposa per
varcare la soglia di casa.
Ma perchè? Da dove nascono queste usanze e
scaramanzie?
Cosa c’entrano con la fortuna e la sfortuna?
Hanno certamente un’origine pagana, legata a un mondo in cui si
pensava che gli oggetti e le azioni simboliche avessero un preciso
rapporto causa-effetto nel mondo reale.
Qualcosa di VECCHIO: la sposa porterà qualcosa di già usato,
affinchè, saggiamente, non dimentichi la sua vita precedente al
matrimonio.
Qualcosa di NUOVO: tipicamente è l’abito. Simboleggia (più chiaro di
così!) l’ingresso in una nuova vita.
Qualcosa di PRESTATO: il cuore delle persone che amiamo è sempre
nelle nostre mani; non dobbiamo ferirlo ma restituirlo a chi amiamo,
intatto. Indossare qualcosa di prestato vuol dire non dimenticare gli
affetti più cari.
Qualcosa di REGALATO: è augurio di prosperità.
Qualcosa di BLU: il blu era il colore tradizionale della purezza e
della fedeltà. Azzurro è infatti anche il velo di Maria, madre di Gesù e
simbolo cristiano di purezza per eccellenza. Prima delle guerre
napoleoniche l’abito delle spose era spesso blu. La carenza di colori
per i tessuti verificatasi durante quel periodo a causa dello stop ai
commerci navali, introdusse l’usanza, destinata ad avere lunghissimo
successo, dell’abito candido.
Ma anche lo SPOSO ha il suo da fare. Dovrà stare attento a non
dimenticare qualcosa a casa una volta uscito per andare a sposarsi,
perchè gli è proibito “tornare sui suoi passi” che letteralmente
significa anche “ripensarci”. Una volta sposati invece, prenderà in
braccio la moglie per varcare insieme la soglia di casa. Questa usanza
era già in voga nell’antica Roma. Se la sposa inciampava entrando in
casa si trattava di un presagio infausto, perchè i numi tutelari della
casa non le erano favorevoli. Per tagliare la testa al toro, allora come
oggi, la sposa salta tra le braccia del marito e il problema viene
furbescamente evitato.
Lo sposo non dovrà vedere la sposa fino al momento dell'entrata in chiesa e la sposa non si potrà vedere vestita completa fino a quando non sarà vista dal futuro marito, spesso infatti le spose si specchiano senza una scarpa o un guanto.
Il LANCIO DEL RISO dopo la cerimonia è un augurio di fortuna e ricchezza.
Alla fine del ricevimento la sposa lancerà il BOUQUET e la fortunata che lo prenderà al volo si sposerà entro l'anno.
Sposine, se volete conservare il bouquet ed evitare il lancio finale,c'è un'usanza abbastanza recente altrettanto simpatica e divertente.
Si tratta di far firmare la suola delle scarpe della sposa alle damigelle, amiche e parenti nubili.
Il nome della fanciulla che a fine giornata risulterà il più cancellato sarà colei che convolerà a giuste nozze entro l'anno. Provare per credere!
Rispettare queste tradizioni chiaramente non è
obbligatorio ma attenersi è un bel modo per mantenere un legame con il
passato anche e specialmente quando create il vostro futuro.
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